THERE IS NO ALTERNATIVE
Aprire crepe nel presente,
A pugni, a morsi:
Infiltrazioni di possibili
Futuri, come luci
Città su dirigibili
O stazioni spaziali, Amori planetari;
Condivisioni viventi
Di tempo e cuore
Per un sogno d’oro
E fuoco, che non muore.
Piango un futuro non stato
Come potrei rimpiangere il passato?
Ma forse un ideale, un sogno:
A ciascunə secondo il suo bisogno
Da ciascunə secondo la capacità
E sorgon nella mente strade, fiori
Case, quartieri, intere città
Voci, volti, giornali:
Altri quotidiani, in prima pagina
“Figlio di falegname asceso al cielo”
Che vedrebbe Gagarin
Dal blu celeste gelo
Trapuntato di galassie?
Il nostro egoico zelo.
Oggi non v’è più niente d’etereo
I viventi come porci tra le ghiande
Il presente, monolito, non si crepa
Inscalfibile tensioni prende e assiepa
Polverosa risuona la voce di Lenin:
Decenni di nulla, di silenzio
Di lancette rotte, tempo fermo
Ma poi tuoni:
Settimane
Che scoperchiano l’inferno.